Nelle pagine di questo libro prende vita la storia di due generazioni di ragazzi davvero speciali che hanno scritto, nel bene e nel male, pagine indelebili, a volte persino epiche, tra le tifoserie calcistiche.
Come molte altre storie legate al mondo dello sport, anche questa nasce dalla passione. Una parola che è sinonimo di tormento, difficoltà e sacrificio; tutti termini che ben descrivono l’epopea di questo gruppo di accesi tifosi juventini, nati e cresciuti nel cuore della Lombardia.
La storia inizia tra le nebbie della Brianza nel 1986 e si dipana fino ai giorni nostri, ravvivata dai molti aneddoti e dai retroscena, quasi tutti sconosciuti, svelati da Loris Grancini, il quale, entrato nei Viking a sedici anni, ne divenne il leader indiscusso nel 2003, segnandone la rinascita e la massima espansione, fino a quando, lui e i Viking finirono vittime della strategia congiunta della società bianconera e della Questura che mirava a eliminare le tifoserie non controllate.
Nei suoi quasi trent’anni da ultras della Juve, Loris ha avuto modo di conoscere personalmente decine di giocatori, allenatori e dirigenti della Juventus, per ognuno dei quali sono riportati aneddoti del tutto inediti che si intrecciano con le avventure, gli scontri, i gemellaggi, le scorribande, i trionfi e le delusioni di quel folto manipolo di combattivi ultras bianconeri che, per trentacinque anni, si sono ritrovati attorno allo storico striscione dei Viking.
Gli ideatori
Il libro è frutto del grande lavoro di ricostruzione storica e iconografica svolto da Guglielmo Artivi, cronista attento e puntuale delle vicende narrate, ed è arricchito dalla descrizione originale e anticonformista di molti fatti, episodi e personaggi che rivivono grazie ai racconti di Loris Grancini.